~Amaterasu O-Mi-Kami «Giappone, Anime, Manga, Animali, Dorama, Grafica, Musica e tanto altro»

Bento

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†Hikari†
view post Posted on 15/8/2009, 23:51




Alcuni si staranno chiedendo che cos'è il bento (oppure chiamato "obento") ecco risponderò con tutto quello che so :sisi:
Duuuuunque il bento uno stile di cucina nipponica, in cui il cibo viene servito vassoi (o cestini) chiamati bento. si possono trovare in alcuni ristoranti e in Giappone vengono utilizzati per le gite, pic-nic, durante l'hanami (ovvero per vedere i cigliegi in fiore e, anche, durante i viaggi
Fonte: me stessa xD

Alcuni cestini per il bento:
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io li trovo molto carini e mettono allegria!


*EDIT BY Psychedelic NAY;*



Ho trovato un interessante approfondimento sul Bento! E ho pensato di aggiungerlo qui, senza aprire un nuovo topic ^__^ spero sia di vostro gradimento!

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Scopriamo assieme in quali forme si esprime la cultura del cibo in Giappone. Questa è la volta del bento, il cestino da pranzo che spesso fa la sua comparsa tra le pagine dei manga e durante la visione di telefilm e anime. Qui di seguito una rassegna approfondita sulla sua storia, su quali tipi di bento sono più diffusi e quali i cibi preferiti dai giapponesi nella sua composizione, gettando anche uno sguardo sulla sua attuale fortuna nel mercato nipponico:

I cestini da pranzo (i cosiddetti Bento) sono molto diffusi tra la popolazione giapponese di ogni età. Li portano a lavoro, a scuola, ai pic-nic e così via. Una metà di un Bento classico consiste di una porzione di riso, mentre l’altra metà di contorni quali verdure, carne, pesce e uova. Questo formato permette infinite combinazioni. Solitamente il contorno più comune è un uovo preparato in maniera particolare, chiamato tamagoyaki (omelette tagliata a strisce o quadratini e cucinata tradizionalmente con sale e zucchero). Altri contorni comuni sono le uova fritte, le uova strapazzate e omelette preparate con una gran varietà di ingredienti. Ancora uno dei cibi con cui il bento si sposa è la salsiccia. Chi prepara il Bento solitamente incide la carne della salsiccia in modo da farla sembrare una medusa o qualche altro tipo di animale, non trascurando in questo modo il lato giocoso che si cela dietro l’atto del mangiare. Altri cibi inclusi tra quelli più consumati sono pesce alla griglia, carne fritta, tortini di pesce senza dimenticare vari tipi di verdure. Queste possono essere bollite, cotte al vapore o sott’aceto. E’ comune trovare verdure cotte piuttosto che quelle crude. E per dessert, il Bento prevede spesso una mela oppure un mandarino. Un ingrediente immancabile nella preparazione di un bento è una varietà di prugna coltivata in Giappone e lasciata a maturare sotto sale chiamata umeboshi. Questo piatto tradizionale, cui è attribuita la capacità di conservare il riso e impedire che vada a male, può trovarsi posizionata dentro una palla di riso oppure stesa su un letto di riso. La persona che prepara un bento, come ad esempio una madre, spesso prepara i cestini mentre cucina i contorni necessari per i pasti quotidiani dell’intera famiglia. Considera quali piatti possono conservarsi meglio e più a lungo e ne prepara una porzione per il bento del giorno successivo. Non di rado capita che spesso la cena è pianificata in base ai cibi che possono eventualmente essere riutilizzati nel bento successivo in forma di avanzi.

STORIA DEL BENTO:

Le prime attestazioni di pranzi in scatola in Giappone si registrano intorno al quinto secolo, quando le persone che dovevano allontanarsi per cacciare, coltivare la terra o condurre una battaglia portavano con loro del cibo da consumare durante il lavoro. Tradizionalmente portavano delle porzioni di riso secco, che veniva consumato così oppure dopo una reidratazione in acqua calda o fredda, oppure ancora palle di riso. Secondo il Nihon Shoki (Cronache del Giappone), uno dei più antichi archivi storici del Giappone, i falconieri usavano le sacche del mangime come borse per conservare il proprio pranzo quando dovevano allontanarsi per la caccia col falco. L’Ise Monogatari (Racconti di Ise), una raccolta del decimo secolo di storie liriche, contiene delle illustrazioni di persone colte nell’atto di mangiare del riso secco durante i viaggi. Spesso si ritiene che la parola bento sia nata per via di un comandante militare del sedicesimo secolo, chiamato Oda Nobunaga che nutrì un gran numero di persone al suo castello distribuendo del cibo a ogni singolo individuo. La parola bento quindi fu coniata per designare semplici pasti che venivano distribuiti in tal modo. Tradizionalmente, le persone che lavoravano all’aperto, sia nei campi tra le montagne che sulle navi da pesca o in città, portavano con loro il pranzo dal momento che non avevano tempo per poter tornare a casa per i pasti. Questi cestini venivano preparati anticamente con cibi come riso bianco, riso misto a miglio, o patate, a seconda della regione. Durante il periodo Edo (1603-1868) le persone consideravano il bento come un compagno inseparabile per le escursioni all’aria aperta o per le uscite al teatro. Il makunouchi bento, che tradizionalmente contiene piccole palle di riso cosparse di semi di sesamo e un vasto assortimento di contorni, fece la sua prima apparizione proprio durante questo periodo. La parola makunouchi si riferisce all’intervallo tra due atti di uno spettacolo e il bento ha assunto tale attributo proprio in riferimento al fatto che gli spettatori erano soliti mangiarlo durante queste pause. Durante il periodo Meiji (1868-1912), mentre era in fase di realizzazione il sistema ferroviario giapponese, fece la sua comparsa l’ekiben (o “bento delle stazioni”, cestini venduti alle stazioni del treno). Il primo ekiben - fatto con palle di riso con prugne essiccate al loro interno - si dice sia stato venduto nel 1885 alla stazione Utsunomiya nella Prefettura Tochigi. Gli ekiben sono tutt’ora venduti in grandi quantità nelle odierne stazioni ferroviarie.

IL BENTO NELLA VITA QUOTIDIANA:

Oltre a rappresentare il pasto di chi frequenta la scuola o lavora, i bento sono anche i protagonisti di pic-nic, o ancora una pratica soluzione nelle case private o per le feste, dove offrono una conveniente sintesi tra l’estendere la semplice ospitalità e servire un ampio numero di persone. In Giappone alcune scuole provvedono personalmente al pranzo degli studenti, mentre altre richiedono che ogni studente provveda al proprio pranzo. Nel secondo caso, sono le mamme degli alunni a preparare il pasto, ma può capitare anche che qualche studente un pizzico più intraprendente prepari il suo pranzo da sé. Comunque la scelta di portarsi il pranzo da casa è maggioritaria non solo tra gli studenti ma anche tra i lavoratori adulti. I cestini hanno anche il potere di trasmettere attraverso il cibo i sentimenti di chi lo prepara, specie quando nell’allestire il pranzo è qualcuno a noi caro. In altre parole, il bento serve come mezzo di comunicazione tra chi mangia e chi prepara. Un bento preparato a casa avrà tutto il sapore del calore familiare. Ma il numero di madri che lavorano fuori casa è in aumento, e per questo motivo il bento ora viene venduto in misura sempre maggiore nei supermarket, negli alimentari o in molti tipi di negozi. Ci sono persino esercizi che vanno specializzandosi nel bento da asporto. Oltre il sempreverde makunoichi bento, sono disponibili molti altri tipi di cestini da pranzo, inclusi bento ispirati alla cucina cinese e a quella occidentale. I bento vengono inoltre serviti nei ristoranti giapponesi. Molti di questi offrono anche un servizio da asporto, in modo da poter gustare comodamente a casa tutto il sapore di una cucina raffinata. Per quanto riguarda l’ekiben (un tipo di bento venduto alle stazioni ferroviarie), è un tipo di cestino diffusosi a partire dal periodo Meiji del quale se ne vendono attualmente circa 3,000 tipi differenti attraverso l’intero Giappone. Oltre il makunouchi bento e il sushi bento, una cospicua varietà di cestini da pranzo preparata con specialità locali cercano di conquistare l’appetito dei viaggiatori. Un tempo, i venditori di bento aspettavano sulla banchina delle stazioni l’arrivo dei treni che avrebbero portato un gran numero di clienti affamati. I venditori erano ben preparati all’evenienza: portavano pile e pile di cestini aiutandosi con zaini a strappo e li passavano attraverso i finestrini aperti dei treni. Al giorno d’oggi molto raramente i passeggeri possono provare la medesima esperienza di comprare il bento attraverso un finestrino di un treno durante la sua fermata alla stazione. Questo perché i treni giapponesi devono seguire una tabella di marcia molto più serrata e perché sono sempre di più i treni con carrozze che non prevedono finestrini apribili - questo in maggior parte è dovuto al proliferare dei treni speciali ad alta velocità, come lo Shinkansen (treno-proiettile), e i treni espresso. Comunque, comprare un bento a una stazione ferroviaria o all’interno stesso dei treni rimane una piacevole esperienza dei viaggi sui mezzi su rotaia giapponesi.

CESTINI PER IL BENTO:

Il cestino per il bento è un contenitore solido progettato per ospitare una singola portata di riso più alcuni contorni. In epoche antiche i pranzi venivano avvolti in foglie di quercia o di magnolia o di bamboo, come anche in rivestimenti fatti di bamboo. In seguito furono utilizzate scatole di legno. In alcune regioni vennero ideati fantasiosi cestini da bento con tanto di coperchi intrecciando strisce di bamboo o di salice o semplicemente piegando sottili strisce di legno fino a ottenere la forma desiderata. Questi cestini da bento vengono tutt’ora prodotti e venduti come manufatti artigianali tradizionali. Durante il periodo Edo ricchi mercanti mettevano vasti assortimenti del loro cibo preferito in fantasiose scatole divise in scompartimenti per godere al meglio del piacere delle passeggiate tra i fiori o degli spettacoli a teatro. Da ora in avanti, il bento divenne un’unica e sofisticata forma d’arte, sia quando servito in occasioni speciali come i riti domestici, o nelle cerimonie commemorative buddiste o per l’intrattenimento degli ospiti. Spesso venivano utilizzati nelle cerimonie del te. Un tradizionale tipo di bento ancora in uso oggi è l’hangestu (mezzaluna), creduto essere il tipo di contenitore favorito da Sen no Rikyu, colui che permise all’arte della cerimonia del te di affermarsi nella seconda metà del sedicesimo secolo. Un altro tipo è il chabako (scatola da te). La scatola da te è un recipiente atto a conservare gli ingredienti necessari per una cerimonia del te all’aperto, e questo tipo di bento usa inoltre il chabako come contenitore. Esiste anche uno Shokado bento, ispirato dalle scatole ripartite per tempere che Shokado Shojo, un monaco e pittore del primo periodo Edo, usava regolarmente. Il cibo destinato a questo tipo di cestini varia secondo la stagione e l’occasione, ma qualsiasi siano gli ingredienti rimane sempre piacevole alla vista e al palato. Nei ristoranti giapponesi, i cestini per il bento vengono utilizzati per servire portate singole di kaiseki ryori, un cibo squisito servito nelle tradizionali celebrazioni giapponesi. Questi ristoranti usano i cestini principalmente per servire le portate in maniera compatta, ma anche come una intelligente soluzione per portare il cibo al di fuori del locale. I più moderni bento includono una larga varietà di materiali, tra cui legni, metalli come l’alluminio anodizzato, e plastica. Di solito si presentano in forma rettangolare, ovale o circolare. L’ampia scelta di cestini da bento disponibili oggi prevedono anche contenitori impermeabili all’acqua che possono essere utilizzati con cibi liquidi; non mancano inoltre contenitori studiati per mantenere il calore del cibo e cestini che ospitano dei piccoli scompartimenti al loro interno per trasportare bottiglie di dimensioni ridotte. Molti bento, così come cestini decorati con immagini di famosi personaggi come Hello Kitty, sono ideati da designer professionisti e lanciati sul mercato. A molti piace andare a comprare bacchette e posate appaiate, e borsette che siano in tinta con i loro cestini da bento.

COME PREPARARE UN BENTO:

Dal momento che i bento sono spesso consumati parecchio tempo dopo la loro preparazione, i cibi devono essere cotti a puntino per evitare cambiamenti nel sapore e nel colore. Elementi che vanno male facilmente non saranno utilizzati, e i liquidi in eccesso vengono generalmente eliminati prima di inserire il cibo all’interno del cestino. Un altro elemento importante da tenere in considerazione nel confezionare un bento è la resa visiva. Per assicurarsi che il cibo disposto faccia una buona impressione all’occhio quando chi dovrà mangiarlo si appresta a sollevare il coperchio, chi prepara avrà cura di scegliere un assortimento di cibo dai colori accattivanti e disporli in maniera da stuzzicare l’appetito. Un bento ben bilanciato ha una proporzione di 1 a 1 tra riso e contorni. Invece la proporzione dei contorni di pesce o di carne rispetto ai vegetali dovrebbe invece essere di 1 a 2.

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FONTE


Edited by Psychedelic NAY; - 7/9/2009, 01:29
 
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weywlf
view post Posted on 16/8/2009, 16:00




sembrano più opere d'arte XD è quasi un peccato mangiarli ^^
 
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Psychedelic NAY;
view post Posted on 16/8/2009, 18:15




Che belliiiiii *-* una mia amica ha comprato tramite internet dal Giappone, un bento azzurro meraviglioso! Credo che presto o tardi, ne comprerò uno anche io. ^^ Su Ebay se ne trovano tanti e nemmeno troppo costosi.
 
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†Hikari†
view post Posted on 16/8/2009, 18:43




CITAZIONE (weywlf @ 16/8/2009, 17:00)
sembrano più opere d'arte XD è quasi un peccato mangiarli ^^

già, wey
CITAZIONE (Psychedelic NAY; @ 16/8/2009, 19:15)
Che belliiiiii *-* una mia amica ha comprato tramite internet dal Giappone, un bento azzurro meraviglioso! Credo che presto o tardi, ne comprerò uno anche io. ^^ Su Ebay se ne trovano tanti e nemmeno troppo costosi.

è vero peccato che non posso comprarli T___T
 
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Psychedelic NAY;
view post Posted on 17/8/2009, 01:52




Perchè? T__T
 
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†Hikari†
view post Posted on 17/8/2009, 10:29




non credo che vorrebbero i miei genitori :nono:
 
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Psychedelic NAY;
view post Posted on 17/8/2009, 20:09




Mi dispiace! :( Se ti serviva qualcosa dal Giappone e non avevi la carta Paypal, potevo helparti io! T__T
 
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elettra86it
view post Posted on 18/8/2009, 16:19




stupendi sti cestini *.* il secondo poi lo trovo tenerissimo :)
 
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Miyako*
view post Posted on 30/8/2009, 23:00




ooh anch'io avolte mangio i bento ^^
quest è l'ultimo che ho fatto... l'ho mangiato all'università xD

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l'avevo fatto con... onigiri, würstel, uovo, finocchio, riso e perproncini ripieni di tonno
 
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Psychedelic NAY;
view post Posted on 7/9/2009, 15:11




Ho aggiornato il topic sul Bento, aggiungendo info! xD
 
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†Hikari†
view post Posted on 7/9/2009, 15:13




hai fatto bene :sisi:
 
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10 replies since 15/8/2009, 23:51   570 views
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